Stati Uniti, Ken Follett e Margaret Maron sono i nuovi “Grand Masters” del mistery. Premi anche a librerie ed editori

Scritto da Redazione on . Postato in Autori, Eventi, Premi

Negli Stati Uniti “Mistery Writers of America“, l’associazione degli scrittori mistery americani che riunisce più di 3000 fra scrittori, sceneggiatori editori e agenti letterari, ha premiato lo scrittore britannico Ken Follett e l’autrice americana Margaret Maron con il prestigioso titolo di “Grand Masters” per il 2013, segnando il loro ingresso nell’Olimpo degli autori mistery internazionali.

Un mondo di stranezze letterarie su AbeBooks.it

Vendite: “L’infanzia di Gesù” al top, “50 sfumature” sempre in alto. Flop per “Crossfire”?

Scritto da Redazione on . Postato in Autori, Libri

La classifica delle vendite settimanali nelle librerie dal 19 al 25 novembre, fornita dal servizio Arianna e basata su una rilevazione su circa 1500 librerie in tutta Italia, mostra al primo posto il libro di Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger, autore anche lui della sua trilogia di cui L’infanzia di Gesù rappresenta il terzo volume.

Mauro Casiraghi si autopubblica. “Creo un’alternativa allo scarso coraggio degli editori, grazie ad Amazon e al mio agente letterario”

Scritto da Redazione on . Postato in Autopubblicazione, Autori, Editori, In evidenza, L'agente letterario, Libri

Lo scrittore e sceneggiatore televisivo Mauro Casiraghi pubblica il suo ultimo romanzo “Un chilo di cenere in versione eBook affidandosi all’autopubblicazione, ad Amazon e a un’agente letteraria che per l’occasione è diventata anche un po’ editore. Bibliocartina ha dialogato con l’autore per capire le ragioni di una scelta che in Italia è senz’altro fuori dagli schemi. Per quanto ancora, tuttavia?

Lavoratori precari dell'editoria

Precari: “L’editoria non è un mondo dorato; la retorica della gavetta spesso impedisce di ribellarsi”

Scritto da Redazione on . Postato in Editori, In evidenza, In redazione, Lavoro, Penna e spada, Traduttori e traduzioni

Qualche giorno fa abbiamo rivolto a Re.re.Pre, la rete dei lavoratori precari dell’editoria libraria, una serie di domande per comprendere più a fondo il significato di “precariato” all’interno del mondo editoriale. Ecco oggi le loro risposte, pubblicate in due parti. Nei prossimi giorni Re.re.Pre incontrerà Stefano Boeri, assessore alla Cultura del comune di Milano, su proposta dell’assessore stesso.

Alboautori.it, “il punto d’incontro tra autori, agenti letterari ed editori”. Mauro Morellini: “Le proposte editoriali sono un caos che se sistemato può andare a beneficio di tutti”.

Scritto da Redazione on . Postato in Autori, Editori, L'agente letterario, News, Tecnologie

Alboautori.it è una piattaforma nata da poco tempo che promuove l’incontro tra autori, agenti letterari ed editori. Un’iniziativa inedita in questo paese, nata da un’idea di Mauro Morellini (nella foto), editore milanese specializzato in saggistica leggera e narrativa “pop”. Bibliocartina ha intervistato l’ideatore del portale per capire le ragioni di questa iniziativa, e se è vero che essa può coprire la difficoltà, tuttora esistente nonostante le numerose risorse tecnologiche a disposizione, nella comunicazione fra autori ed editori.

“Diario di un sopravvissuto agli zombie”, arriva anche in Italia il libro cult nato da un esperimento di scrittura social (e da una vita da militare in Iraq)

Scritto da Redazione on . Postato in Autori, Libri

Arriva oggi in Italia “Diario di un sopravvissuto agli zombie“,  interpretazione italiana del titolo originale Day By Day Armageddon di J.L. Bourne, un libro cult negli Stati Uniti nato, come tantissimi successi attuali, da un esperimento social di autopubblicazione che ha coinvolto negli anni decine di migliaia di appassionati lettori. Nel nostro paese lo ha pubblicato Multiplayer.it Edizioni nella traduzione di Francesca Pongiglione. Il progetto “Day by Day Armageddon” nacque infatti grazie al buon vecchio metodo del taccuino di carta tra una missione militare e l’altra dell’autore in Iraq, dove per lungo tempo si è trovato di stanza in quanto ufficiale della Marina Militare Americana. Come racconta l’editore, Bourne ha iniziato la sua opera descrivendo gli scenari a lui familiari a causa delle 60 e più missioni vissute in prima persona. I protagonisti dei suoi racconti erano però degli zombie. In seguito l’ufficiale ha iniziato a caricare il suo lavoro pezzo dopo pezzo su internet, come una serie, con la struttura di una semplice sequenza di annotazioni cronologiche. Nelle sue intenzioni  il diario online doveva immergere il lettore in un mondo apocalittico in cui un uomo fugge da miliardi di non morti sopravvivendo nonostante tutte le circostanze avverse. Dopo alcuni mesi di aggiornamenti regolari della serie, Bourne ha dunque iniziato a scrivere la versione romanzata della sua storia, che nel frattempo era già diventato un cult nei circuit underground di appassionati di letteratura horror a carattere “Z” (di zombie), presentandosi come “il diario quotidiano della battaglia di un uomo per la sopravvivenza, contro le prove che il mondo dei non morti gli propone giornalmente… Il racconto crudo e realistico del tentativo da parte degli zombie, nuova specie dominante sul Pianeta Terra, di reclamarla tutta per sé. “Una piaga sconosciuta dilaga sul pianeta. I morti risorgono e, come nuova specie dominante, reclamano la Terra. Imprigionato in una tragedia planetaria, toccano a lui decisioni fondamentali – scelte che faranno la definitiva e assoluta differenza tra la vita o l’eterna maledizione…”

Inizialmente Bourne rifiutò numerose proposte di pubblicazione da parte di editori, immaginando che un editore tradizionale avrebbe potuto alterare il suo lavoro “ed eliminare il realismo con cui il diario descriveva la caduta dell’umanità”. Bourne dunque pubblicò originariamente il suo lavoro in modo non tradizionale e non convenzionale, sottoforma proprio di appunti scritti a mano. Voleva che l’opera “restasse intatta come potrebbe esserlo un vero diario post-apocalittico, dicendo “non ci sono editori o redattori nell’apocalisse”. In seguito, spiega sempre la casa editrice, “la Permuted Press addivenne con l’autore a un accordo, in base al quale la prima edizione del libro fu editata senza alterazioni della versione originale, con font somiglianti ad appunti scritti a mano, sottolineature, scarabocchi, pensieri casuali ed altri segni particolari che avevano dato al diario la sua apparenza agghiacciante e realistica. Diario di un Sopravvissuto agli Zombie ha da allora generato un enorme interesse tra i fan della narrativa post-apocalittica e dedicata agli zombie.Come conseguenza del successo del suo libro, J.L. Bourne è stato contattato da Simon & Schuster che gli ha proposto di unirsi alla loro serie Pocket/Gallery Books per distribuire il volume su scala nazionale. Nel giro di poco tempo Diario di un Sopravvissuto agli Zombie ha raggiunto una prima tiratura di 50.000 copie. Da quella volta ci sono state moltissime altre ristampe. Per l’Italia, quello che arriva oggi è il primo volume di una trilogia che sarà pubblicata nel corso di tutto il 2013 da Multiplayer.it Edizioni. Negli Stati Uniti, invece, il volume Day by Day Armageddon: Shattered Hourglass che concluderà la trilogia, sarà pubblicato il 26 dicembre prossimo.

Danimarca: iBookstore di Apple censura un libro sul movimento hippie. Le nudità erano state coperte con delle mele.

Scritto da Redazione on . Postato in Librerie, Libri

In Danimarca, la libreria online iBookstore di Apple ha censurato senza spiegazioni due eBook sul movimento hippie danese nudista. Peter Øvigs, l’autore dei due libri, lo ha denunciato scrivendo una lettera aperta di protesta inviata al Ministero della Cultura danese. Nella lettera Øvigs racconta come i suoi due eBook siano stati censurati due volte dalla casa di Cupertino. La prima versione dei due eBook riportava infatti le fotografie – immagini del movimento hippie danese tra il 1967 e il 1970 circa – esattamente come erano state scattate, esponendo alla vista le nudità dei corpi proprio come facevano i protagonisti delle foto all’epoca. “Apple ci ha rimandato indietro i libri chiedendo di coprire gli organi genitali e le parti intime”, spiega l’autore. “E così abbiamo fatto”, coprendo, come si vede dalla foto, le parti intime con delle mele rosse. “Abbiamo rimandato indietro il libro con le immagini ritoccate, inizialmente ci è stato accettato, poi dopo quattro giorni è stato nuovamente rifiutato senza alcuna spiegazione”, dice Øvigs. “Come può Apple non accettare che si usino le mele per coprire le nudità, obbedendo a un ordine che Apple stessa ci ha dato (“apple” in inglese significa mela, ndr)? Il danno che questa censura procura alla cultura danese è importante, perché il movimento hippie in Danimarca rappresenta una componente culturale importantissima per una certa generazione”, spiega l’autore. “Si tratta di fotografie d’artista, firmate da nomi noti nel campo della fotografia quali Bjørn Nørgaard e Gregers Nielsen, il più grande fotografo documentarista danese della sua generazione”.  I due eBook corredati di immagini fotografiche raccontano la storia di un movimento, quello hippie nudista, che in Danimarca ha vissuto una storia importante e duratura, passata anche per tentativi di costruzione di nuovi esperimenti di vita sociale. Fra questi, Øvigs ha scelto di dedicare uno dei due volumi all’esperienza sociale della comune di Frøstrup nella zona del Thy, un villaggio danese nel quale a cavallo tra anni ’60 e ’70 vissero decine di migliaia di persone praticando i valori e i costumi della cultura hippie: pace, amore, tolleranza, libertà. E la Danimarca è la stessa nazione in cui da decenni, nel centro storico di una capitale come Copenaghen, vive un’enclave autogovernata (anche se solo in parte e non senza problemi) come la Città Libera di Christiania. “La cosa più assurda è che lo stesso Steve Jobs ha più volte dichiarato di aver tratto ispirazione dalla cultura hippy”, continua Øvigs. “Perché dunque avete censurato il nostro libro?”

“Scrittori russi in Italia”: 10 scrittori contemporanei in tour dalla Russia alla Sicilia. Oggi sono a Bronte.

Scritto da Redazione on . Postato in Autori, Eventi, Libri, Traduttori e traduzioni

10 scrittori russi contemporanei in tour per la Sicilia, questa settimana, per iniziativa dell’associazione istituzionale “Conoscere Eurasia“, affiliata al consolato italiano in Russia, in collaborazione con Banca Intesa Russia e con il P.E.N. Club italiano Onlus, filiale italiana dell’associazione internazionale P.E.N. Club che si occupa, fra le altre cose, di difesa degli scrittori perseguitati per ragioni politiche. Fra gli scrittori invitati a partecipare al tour troviamo:

Dmitry Glukhovsky, autore del romanzo distopico Metro 2033, una descrizione della Russia di oggi che ha avuto grandissimo successo in patria negli anni ‘2000. Il romanzo è stato pubblicato in Italia da Multiplayer.it Edizioni (tradotto da Cristina Mazzucchelli) ed anche in questo paese ha riscosso un discreto successo. Metro 2033, cui è seguito anche il sequel Metro 2034 (oltre che numerosissime fanfiction), narra le avventure di un giovane nei meandri della metropolitana di una Mosca post-atomica. Divenuto anche un videogioco di grande successo, è stato oggetto di un esperimento interattivo di grande interesse, e anche in questo caso si è partiti da un’autopubblicazione: nel 2002 il giovane Gluchovskij mise infatti il suo romanzo in rete, coinvolgendo i lettori direttamente negli apporti migliorativi alla trama. Solo nel 2005 il romanzo fu pubblicato da un importante editore, ricevendo in seguito anche numerosi premi letterari internazionali; Zakhar Prilepin, classe 1975 e già considerato uno dei più grandi autori della Russia contemporanea, il cui romanzo “Il peccato” (pubblicato in Italia da Voland Edizioni a cura di Nicoletta Marcialis) è stato tradotto in più di 14 lingue. Vladislav Otrošenko, autore pubblicato ancora da Voland in Italia e vincitore nel 2004 della prima edizione del premio Grinzane Cavour MoscaSergey Kuznecov, giornalista e scrittore molto famoso in patria, autore fra gli altri – dice la nota stampa, ma non siamo riusciti a trovare riscontri diretti su quest’opera – del romanzo di culto Net, tradotto in cinque lingue (non in italiano); Ljudmila Saraskina, autrice fra le altre cose di una monumentale biografia su Solženicyn (1440 pag.), pubblicata da Edizioni San Paolo nel 2010, a cura di Adriano Dell’Asta e tradotta dal russo da Maurizia Calusio, Marta Carletti Dell’Asta, Emanuela Guercetti, Michela Venditti. Infine, tra gli altri partecipanti al tour – riportiamo le parole con cui li presenta il comunicato stampa – “anche Alexey Varlamov, narratore e studioso della letteratura russa, Alla Marcenko, autrice delle biografie dedicate a Lermontov, Esenin e Achmatova, Pavel Basinskij, membro della giuria del Premio Aleksandr Sol’enicyn, Mikhail Viesel, critico culturale laureato in letteratura italiana, Nina Litvinets, vice presidente dell’Unione del libro russa.”

 L’itinerario di viaggio della squadra russa è cominciato il 4 novembre scorso a Catania, e proseguirà oggi a Bronte. Successivamente toccherà Ragusa, Messina, l’Etna. Nel corso di vari incontri, gli scrittori russi avranno modo di dialogare anche con alcuni scrittori e giornalisti siciliani contemporanei.