A Torino, il mondo del libro va incontro alla sfida: fare Salone, non più Salotto. Pensando ai lettori.
Soddisfazione per gli organizzatori della Bologna Children's Book Fair 2015, che chiude con un aumento delle presenze del 15% rispetto al 2014 e +10% di presenze estere. Un successo legato a doppio filo con il momento di crescita che, a dispetto della crisi generale del mercato editoriale, sta vivendo l'editoria italiana per ragazzi.
Alla vigilia della Bologna Children’s Book Fair, una delle fiere dell’editoria per ragazzi più importanti del mondo, giungono dati significativi da questo segmento del mercato: il 2014 è stato un anno di crescita che ha fatto registrare un +5,7% di fatturato e un +2,7% di copie vendute. Ancora una volta in controtendenza rispetto al mercato editoriale nel suo assieme, in calo ormai da quattro anni consecutivi.
In Italia si sono persi 820mila lettori nell'ultimo anno, fra questi una quantità preoccupante di lettrici donne (-11,8%) e una percentuale inferiore di uomini (-4,9% ma erano già ai minimi termini, visto che il 65,5% dei maschi italiani con più di sei anni non prende mai in mano un libro). Per far fronte a un'emorragia di lettori talmente forte da non poter certo essere compensata dalla tenuta dei grandi e grandissimi lettori, l'Associazione Italiana Editori ha lanciato un'iniziativa che avrà culmine il 23 aprile prossimo, giornata mondiale del libro, e si intitolerà #ioleggoperché. Con l'hashtag, giacché pare che #unlibroèunlibro abbia portato bene.
La XIII edizione di Più libri più liberi si è chiusa con un afflusso di pubblico pari a 56mila visitatori, una cifra superiore all'edizione precedente (53mila) ma forse non così tanto quanto ci si sarebbe potuto attendere, visto che la Fiera quest'anno è durata un giorno in più.
"Siamo soddisfatti per l'esito dell'istruttoria dell'AGCM in merito alla joint venture PDE/Messaggerie", ha dichiarato Andrea Palombi, editore di Nutrimenti e membro del direttivo di ODEI - Osservatorio degli Editori Indipendenti - interpellato da Bibliocartina a Roma durante Più libri più liberi.
Segno meno per i piccoli editori nei primi dieci mesi del 2014, con performance sostanzialmente in linea con il resto del mercato. Questo quanto emerge dall’indagine condotta da Nielsen e presentata a Più libri più liberi - la Fiera nazionale della piccola e media editoria che apre oggi a Roma – che per la prima volta allarga la tradizionale indagine condotta sulle piccole case editrici presenti alla manifestazione romana a tutti i 5.663 marchi di editori che hanno un venduto nei canali trade libri per un valore non superiore a 10milioni di euro.
La piccola e media editoria italiana si sta decimando. Il comparto perde non soltanto il 10,9% del valore nell’intervallo 2012-2013, ma il 21,5% degli addetti contrattualizzati (1.500 persone circa) e “le previsioni sono che entro il 2015 la forza lavoro del comparto si ridurrà del 50% almeno”, come ha dichiarato a Bibliocartina Antonio Monaco (Edizioni Sonda), presidente del gruppo Piccoli editori dell’AIE, nel corso di una lunga e articolata intervista telefonica che pubblichiamo in più parti.
Gli autori, i traduttori e le altre categorie precedentemente escluse potranno godere di accredito professionale alla fiera della piccola e media editoria di Roma “Più libri più liberi”, hanno confermato a Bibliocartina fonti interne all’0rganizzazione.
Successo di pubblico (crescita dei visitatori del 10%) e di contenuto per il Pisa Book Festival, che si è tenuto nella cittadina toscana dal 6 al 9 novembre scorsi. Madrina della manifestazione è stata la scrittrice Dacia Maraini (nella foto).
Alcuni primi dati dall’AIE comunicati oggi a Francoforte all’apertura italiana della Fiera del libro.
Nei primi mesi del 2014 gli italiani che hanno acquistato libri l’hanno fatto soprattutto nelle librerie di catena, che coprono il 43,5% delle vendite complessive. Scendono sia le librerie indipendenti, che rappresentano il 34,9% del mercato, e cresce molto meno del previsto il canale online (quota 6,6%). Sempre considerando che i volumi di vendita di Amazon sono secretati.