Nel 2014 persi più di 800mila lettori, l’AIE prova a recuperarli con la campagna #ioleggoperché. Funzionerà?
In Italia si sono persi 820mila lettori nell'ultimo anno, fra questi una quantità preoccupante di lettrici donne (-11,8%) e una percentuale inferiore di uomini (-4,9% ma erano già ai minimi termini, visto che il 65,5% dei maschi italiani con più di sei anni non prende mai in mano un libro). Per far fronte a un'emorragia di lettori talmente forte da non poter certo essere compensata dalla tenuta dei grandi e grandissimi lettori, l'Associazione Italiana Editori ha lanciato un'iniziativa che avrà culmine il 23 aprile prossimo, giornata mondiale del libro, e si intitolerà #ioleggoperché. Con l'hashtag, giacché pare che #unlibroèunlibro abbia portato bene.
Qui di seguito, nel testo del comunicato stampa curato da AIE, è possibile leggere tutti i dati sull’iniziativa, alla quale sarà dato un enorme risalto mediatico grazie alla collaborazione con la RAI, con tanto di diretta su Rai3 della giornata conclusiva. Noi ci limitiamo, per il momento, a chiederci: funzionerà? Quale può essere lo scopo concreto e l’obiettivo reale di un’iniziativa sul libro tanto centralizzata? Non si rischia di creare un polverone mediatico senza produrre alcun cambiamento concreto? Per far sì che le persone tornino ad affezionarsi alla lettura, non potrebbe essere forse una migliore idea non regalare libri, bensì occasioni di lettura? Momenti di svago con offerta di libri, cene a lume di candela in biblioteca, o mattinate in classe tutte dedicate alla lettura di un romanzo, giornate al centro commerciale dove tu pensi a leggere e la spesa te la facciamo noi… crediamo, insomma, che questo genere di iniziative non colgano la questione principale: se è vero che le persone sono sempre più distratte e anche sempre più stressate e/o impigrite, ciò che gli manca non sono certo i libri, bensì la forza e la motivazione per leggerli.
Ecco, ad ogni modo, il testo del comunicato AIE che illustra l’iniziativa:
Sarà una grande iniziativa nazionale di promozione del libro e della lettura #ioleggoperché, che da oggi, 9 febbraio, mobiliterà i lettori di tutta Italia trasformandoli in veri e propri Messaggeri “pronti a tutto” per sensibilizzare il 23 aprile, Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e inizio del Maggio dei Libri, chi non legge o legge poco.
Il progetto – a cura di AIE (Associazione Italiana Editori), e realizzato in collaborazione con ALI (Associazione Librai Italiani – Confcommercio), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), Centro per il Libro e la Lettura del MIBACT (Ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo), Milano Città del Libro 2015 – Comune di Milano e con il contributo di RAI e RAI3 – è un invito all’azione per tutti coloro che credono nel valore del libro e della lettura.
Università, scuole, piazze, librerie, biblioteche, supermercati saranno gli snodi di un evento diffuso, idealmente unito dai treni – grazie a una collaborazione speciale con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – su cui il 23 aprile saranno presenti i Messaggeri per affidare in modo originale un dono speciale ai non lettori.
Una rete fisica ma anche una piazza virtuale e social, grazie alla piattaforma www.ioleggoperché.it, create con un unico obiettivo: contagiare alla lettura chi non conosce il piacere dei libri: “#ioleggoperché nasce proprio per stimolare chi legge poco o addirittura non legge. Parliamo di oltre la metà degli italiani – ha spiegato il presidente di AIE, Marco Polillo –. A loro ci rivolgiamo, facendo leva sulla passione autentica dei lettori che diventeranno veri e propri Messaggeri, giovani e adulti, in grado di coinvolgere e conquistare alla lettura gli altri, ovunque sia possibile. La chiave per innescare questa curiosità sono proprio i libri, 23 romanzi più un 24mo titolo speciale di Daniel Pennac, appositamente scelti con questo obiettivo dagli editori”.
Saranno 240mila i libri in edizione speciale che il 23 aprile saranno affidati dai Messaggeri ai non lettori: una collana di 24 titoli, scelti da editori associati ad AIE per la loro qualità letteraria e per essere apprezzati anche da chi legge poco o non legge. Gli autori delle 24 opere, che per questa edizione speciale non hanno percepito alcun diritto d’autore, sono: Kader Abdolah; Kamal Abdulla; Age & Scarpelli, Mario Monicelli; Silvia Avallone; Alessandro Baricco; Ronald Everett Capps; Paola Capriolo; Massimo Carlotto; Sveva Casati Modignani; Cristiano Cavina; Andrea De Carlo; Diego De Silva; Khaled Hosseini; Erin Hunter; Emily Lockhart; Margaret Mazzantini; Giuseppe Munforte; Yōko Ogawa; Maria Pace Ottieri; Daniel Pennac; Roberto Riccardi; Luis Sepúlveda; Marcello Simoni; Andrea Vitali.
Gran parte di questi titoli saranno disponibili in formato accessibile per i disabili visivi su www.libriitalianiaccessibili.it, grazie alla collaborazione con la Fondazione LIA.
Sarà una rete di migliaia di Messaggeri della lettura ad avere il compito di affidare questi libri a chi non legge. Da oggi ad invitarli a svolgere questa missione ci saranno personaggi famosi “pronti a tutto”: Arturo Brachetti, Paolo Calabresi, Lella Costa, Carlo Cracco, Marco D’Amore, Linus, Neri Marcorè, Marco Presta, Saturnino, Mario Tozzi, Dario Vergassola saranno solo alcuni dei testimonial dell’iniziativa.
Samuele Bersani e Pacifico scriveranno e canteranno la canzone di #ioleggoperché, che diventerà la colonna sonora portante del progetto.
Il reclutamento di questi ambasciatori della lettura parte oggi, 9 febbraio, e interesserà università in primis, ma anche scuole, librerie, biblioteche, associazioni. Ai luoghi fisici farà da supporto una piattaforma virtuale – www.ioleggoperché.it– , fulcro della comunicazione e della creazione della community, in cui i Messaggeri potranno da oggi registrarsi e aderire in modo attivo.
#ioleggoperché interesserà università e scuole, in cui i giovani studenti saranno protagonisti – grazie a Crossa un libro – attraverso un meccanismo di scambio e condivisione di citazioni tratte dai libri più amati e attraverso un vero e proprio bookcrossing.
Le librerie e le biblioteche, che hanno aderito con grande entusiasmo, saranno protagoniste sia per la raccolta dei libri sia nell’organizzazione delle iniziative: in particolare il 23 aprile resteranno aperte fino alle 24 per la Notte bianca delle librerie.
Il territorio nazionale verrà interessato anche da iniziative di Piazza che vedranno in particolare cinque città coinvolte: a Torino, Vicenza, Roma, Cosenza e Sassari verranno attivati – grazie a Piazza un libro – veri e propri spazi dedicati alla lettura, in cui lettori e non lettori potranno leggere, consultare, incontrarsi, condividere la propria passione secondo un meccanismo di esperienza spontanea e virale.
#ioleggoperché interesserà tutto il territorio nazionale, ma avrà come epicentro Milano. La manifestazione rientra infatti nelle iniziative di Milano Città del Libro 2015.
“Con #ioleggoperché inauguriamo il programma di ‘Milano città del Libro 2015’, un titolo che i principali protagonisti del mondo della promozione della lettura hanno voluto conferire a Milano come prima città italiana per il suo ruolo di capitale dell’editoria e per il suo grande impegno nella promozione della lettura, che sta svolgendo non solo con manifestazioni ed eventi sempre più inclusivi e partecipati, come Bookcity Milano, ma anche con un’importante attività a sostegno del sistema bibliotecario milanese – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Il programma di #ioleggoperché prevede molte diverse iniziative che metteranno in rete amministrazioni, scuole, università, librerie e biblioteche per una reale promozione della lettura, intesa non solo come esperienza umana di conoscenza e condivisione di valori, ma anche come reale opportunità di crescita sociale capace di innalzare il patrimonio cognitivo di un’intera comunità”.
Sarà Milano la sede dell’evento live, trasmesso in diretta da RAI3: una prima serata Rai, assolutamente originale, in cui interverranno personaggi famosi ma anche Messaggeri e lettori per raccontare in maniera dinamica il piacere della lettura: “Per “lavoro” e per passione. Per questo partecipiamo all’iniziativa #ioleggoperché – ha sottolineato il direttore generale Rai, Luigi Gubitosi -. Per lavoro, perché fa parte della nostra missione essere concretamente a fianco di chi si impegna per lo sviluppo culturale del Paese in tutti i livelli della società, promuovendo un’attività – come la lettura – che è un alimento fondamentale per la crescita della persona. Per passione, perché non dimentichiamo che la Rai è essa stessa editrice. Siamo convinti che – se anche non sono più tempi in cui si attribuiva alla Tv il dovere di “insegnare” e di unificare gli italiani – non viene meno il compito che ci accomuna al senso di un’iniziativa come #ioleggoperché: dare strumenti per conoscere, per crescere, per interpretare il mondo e il tempo in cui viviamo. Attraverso le pagine di un libro”.
“L’Associazione Italiana Editori con #ioleggoperché continua a promuovere in modo valido la lettura, affiancando le istituzioni in un’opera di alto valore civile – ha dichiarato nei giorni scorsi il Ministro Dario Franceschini, aderendo all’iniziativa-. Si tratta di un modello esemplare di come pubblico e privato possano collaborare per la crescita culturale dei cittadini”.
“#ioleggoperché vuole trasformare il libro in un’esperienza piacevole da condividere, una rete a cui appartenere, una passione da trasmettere ai non lettori grazie al coinvolgimento di lettori capaci di contagiare con il proprio entusiasmo anche coloro che non hanno saputo ancora apprezzare abbastanza il piacere di un buon libro – ha concluso Laura Donnini, vicepresidente di AIE -. La dimensione sociale ed esperienziale di questa iniziativa, assieme alla mobilitazione sistemica di tutti coloro che credono nel valore della lettura, fanno di #ioleggoperché la prima manifestazione autenticamente collettiva su scala nazionale per la promozione della lettura. Leggere è bello, è sexy e a dirlo questa volta sono i più accesi sostenitori del libro, i lettori”.
#ioleggoperché è organizzato con il patrocinio di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Comune di Milano, CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), MIBACT (Ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo); main partner Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane; partner 3M-Post-it®, Artic Paper, CEVA Logistics, Grafica Veneta, Messaggerie Libri, TIM. Mediapartner dell’iniziativa: Corriere della Sera, Gruppo Mondadori, la Repubblica, RAI.
Dati sulla lettura estrapolati dal rapporto ISTAT 2014:
Legge almeno un libro all’anno il 41,4% degli italiani: in termini assoluti la lettura riguarda circa 23,8 milioni di italiani. Questo significa che ben oltre la metà della popolazione italiana non legge neppure un libro.
-La percentuale di chi legge libri è scesa dal 43% (2013) al 41,4% (2014);
-Nel 2014 sono uscite dal mercato della lettura quasi 820mila persone. Il saldo negativo è del -3,4%.
Per fotografare in modo preciso la lettura (o non lettura) in Italia occorre tenere presente in particolare che:
-calano nel 2014 i lettori deboli (-6,6% nel 2014), in altre parole gli italiani che leggono tra 1 e 3 libri l’anno;
-calano i forti lettori, ovvero quelli che leggono almeno un libro al mese (-0,5%);
-le donne leggono (sempre) più degli uomini (è il 48% delle lettrici contro il 34,5% dei lettori), ma meno del 2013, perché perdono l’11,8% rispetto all’anno prima;
-gli uomini leggono meno delle donne, ma rispetto allo scorso anno il calo di lettori maschi è meno pronunciato (-4,9%);
– il Nord legge più del Sud, ma cala la lettura nel Nord Italia (Nord-Est -4,2%; Nord Ovest -3,6%);
-i giovani restano i lettori più forti: legge almeno un libro l’anno il 53,5% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni; il 51,1% di quelli tra i 15 e i 17 anni; il 51,7% dei 18-19enni.
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Tags: #ioleggoperché, 23 aprile, Associazione Italiana Biblioteche, Associazione Italiana Editori, Associazione Librai Italiani, Giornata mondiale del libro, Ministero dei Beni e delle attività culturali
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Commenti (3)
Elio Voltan
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Opera meritevole. Se in qualche iniziativa su Torino possa essere utile, contattatemi.
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Redazione
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Mille grazie Elio!
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Elio Voltan
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E’ bene sottolineare che non tutte le colpe del distacco dalla lettura sia da imputare ad un pubblico sempre più distratto.
Sussiste una corrente di pensiero coinvolgente gli editori in quanto privilegiano autori di pronta vendita, a prescindere dai contenuti pubblicati, anziché valutare adeguatamente il manoscritto loro offerto. Un’altra corrente di pensiero afferma che forse non siano proprio loro in grado di fare convincenti valutazioni. In ogni caso la realtà è quella che abbiamo sotto gli occhi.I lettori troppo spesso acquistano libri ricavando nella lettura una noia indicibile, con le conseguenze del caso.
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