Credito d’imposta del 19%: via la detrazione per i lettori, buono sconto per gli studenti meno abbienti

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La famosa norma sulla detrazione fiscale del 19% per l’acquisto dei libri non esiste più (di fatto non esisteva ancora, mancando i decreti attuativi della norma): l’ha cancellata un emendamento presentato dal deputato PD siciliano Marco Causi, in commissioni riunite Finanze e Attività Produttive. Il credito d’imposta varrà, da emendamento, non più per le persone fisiche e giuridiche ma per “gli esercizi commerciali che effettuano vendite di libri al dettaglio”.

Un mondo di stranezze letterarie su AbeBooks.it

“Contro il colonialismo digitale”, dibattito (deludente) a Torino. Non leggiamo più perché siamo troppo distratti (Parte I)

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Dal Salone del Libro di Torino – Il dibattito sul volume “Contro il colonialismo digitale – Istruzioni per continuare a leggere”, scritto per Laterza dallo studioso Roberto Casati, poteva essere finalmente una grande occasione per fare chiarezza su un tema così delicato e controverso come il passaggio dalla lettura su carta a quella su strumenti digitali.

Scuola, anche i Librai Italiani contro il decreto sui libri digitali: “Danno per le famiglie e minaccia per le librerie indipendenti”

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Dopo gli editori, anche l’Associazione Librai Italiani esprime la sua contrarietà al decreto legge firmato dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo (nella foto) che prevede la dotazione di libri digitali per le scuole dall’anno scolastico 2014/2015.

Editoria scolastica: libri digitali obbligatori dal 2014/15, per l’Associazione Editori “netta distanza da un decreto dannoso e inapplicabile”

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Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha firmato il decreto legge che prevede l’abbandono dei libri cartacei a scuola dall’anno scolastico 2014/15, e l’introduzione dei libri digitali obbligatoria.

Speciale Più libri più liberi: giovanissimi in fiera per imparare a scrivere. “Ci piace più scrivere che leggere”

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La fiera della piccola e media editoria ha aperto ieri i battenti al Palazzo dei Congressi di Roma, nel quartiere EUR. In una cornice ricca di libri e ancora piuttosto tiepida di visitatori, non sono mancate le scolaresche in visita, grazie anche al programma Ragazzi volto a coinvolgere i lettori delle più giovani generazioni.

Londra: a ottobre la British Library si occupa delle donne scrittrici, editrici e libraie del Rinascimento italiano.

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La British Library londinese si occupa di editoria italiana, e ci riporta all’epoca del Rinascimento. Grazie al lavoro di Brian Richardson, professore di Lingua Italiana all’Università di Leeds,  le “Panizzi Lectures” (dedicate al nome del famoso bibliotecario italiano Antonio Panizzi, emiliano, che fu direttore nell’800 della biblioteca del British Museum), approfondiranno il tema del ruolo delle donne scrittrici e promotrici di cultura all’epoca del Rinascimento Italiano. Un ciclo di letture che può fornire elementi di conoscenza interessanti sulla storia della letteratura italiana, specie considerando che fatta eccezione per alcuni sintetici trafiletti in cui sono nominate ad esempio Gaspara Stampa (nell’immagine un suo ritratto) o Vittoria Colonna, nei libri di scuola che insegnano la storia della letteratura italiana del Rinascimento (e non solo) le donne sono in realtà del tutto assenti.

La prima conferenza avrà per titolo “La circolazione dei libri”, ed è prevista per oggi. Ci si chiederà: come facevano le donne a far circolare i propri testi nel corso del Rinascimento? Quali comunità, quali circuiti adoperavano le scrittrici dell’epoca? Che ruolo aveva il mecenatismo? Nel secondo appuntamento il prossimo 22 ottobre “Produrre e vendere libri”, ci si chiederà invece fino a che punto riuscivano le donne a partecipare della produzione libraria dell’epoca, del ruolo dei conventi come luoghi di scrittura e vendita dei libri, e del ruolo in questo senso di suore e laiche. Nell’ultimo appuntamento, infine, si parlerà dell’accesso ai libri e alla lettura da parte delle donne dell’epoca, dalla commissione di libri scritti su misura, alle forme di prestito, compravendita e dono che vigevano all’epoca.

Di Brian Richardson in Italia è stato tradotto da Anna Lovisolo e pubblicato da Sylvestre Bonnard nel 2004 il titolo Stampatori, autori e lettori nell’Italia del Rinascimento. Non ancora tradotto in italiano, invece, il volume del 2009 Manuscript Culture in Renaissance Italy. Attualmente Richardson sta curando un progetto di ricerca sull’intreccio fra cultura orale, manoscritto e stampa nell’Italia premoderna. 

La British Library ospita più di 150 milioni di libri con 3 milioni di nuovi arrivi l’anno e titoli con più di 3000 anni di vita, fra i quali la famosa Magna Carta inglese, quaderni di appunti di Leonardo da Vinci, la prima copia del Times e le bozze delle canzoni dei Beatles. Ogni giorno è frequentata da circa 16mila persone.