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Vendite: “L’infanzia di Gesù” al top, “50 sfumature” sempre in alto. Flop per “Crossfire”?

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La classifica delle vendite settimanali nelle librerie dal 19 al 25 novembre, fornita dal servizio Arianna e basata su una rilevazione su circa 1500 librerie in tutta Italia, mostra al primo posto il libro di Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger, autore anche lui della sua trilogia di cui L’infanzia di Gesù rappresenta il terzo volume.

Giuliano Vigini: “L’editoria di libri sulla religione non è in crisi”. In base ai dati IPSOS, il 27,5% dei lettori italiani legge almeno un libro a carattere religioso l’anno.

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Il quotidiano cattolico Avvenire ha pubblicato ieri un articolo dello studioso Giuliano Vigini – esperto di Nuovo Testamento, esegeta di Sant’Agostino ma anche autore di importanti saggi sull’editoria italiana, tra cui “Storia dell’editoria italiana dall’Unità ad oggi” con Alberto Cadioli per Editrice Bibliografica –  in cui si riportano i dati di una ricerca a campione sull’editoria di libri sulla religione commissionata dall’UELCI (Unione editori e librai cattolici italiani) all’IPSOS. Dai dati risulta che legge almeno un libro religioso l’anno il 13,7% della popolazione italiana, ovvero circa 7 milioni di persone l’anno. Dati che se incrociati con quelli forniti dal CENSIS qualche giorno fa, significano che il 27,5% dei lettori italiani sceglie legge almeno un libro religioso l’anno. Il libro più letto è la Bibbia (nella foto la famosa Bibbia di Gutenberg), che risultava prediletta dal 46% del campione. A leggere più di 3 libri religiosi l’anno sono soprattutto gli ultra-sessantenni, dato che, sottolinea Vigini, non è in contraddizione con il mercato complessivo, visto che “anche per i libri in generale i grandi lettori hanno più di 60 anni”. Tra i giovani fra i 18 e i 30 anni legge almeno un libro religioso l’anno il 15,3% del campione. 

Per quanto riguarda il livello culturale dei lettori religiosi, la fascia più forte va ai laureati seguita subito dopo dalla fasce di persone con licenza elementare. E contrariamente a quanto di primo acchito si potrebbe ritenere, i lettori fedeli di altre religioni e i non credenti religiosi sono il 44,2% del campione, più numerosi dei lettori cattolici impegnati e praticanti che rappresentano il 43,1%. L’editoria a carattere religioso non coincide con le case editrici legate alla Chiesa o alle organizzazioni religiose, sono infatti sempre più numerosi i titoli religiosi prodotti da “editori laici”, come li chiama Vigini. La parte principale dell’editoria religiosa italiana – il 68,8% circa, su un totale di 7.363 titoli calcolati per il 2012 – si occupa di spiritualità, altre fasce riguardano la riflessione attorno a temi religiosi e la divulgazione religiosa.