Posts Taggati ‘librerie online’

Ecommerce, i libri sono i prodotti più acquistati online dagli italiani: 15,4% del carrello. E l’ebook è donna.

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I libi sono i beni più acquistati online dagli italiani e rappresentano il 15,4% del carrello – in quanto a quota di acquisti, non a valore – dell’ecommerce in Italia, un settore in crescita secondo l’eCommerce Index, la ricerca trimestrale sugli acquisti online in Italia promossa dal Consorzio Netcomm.

Un mondo di stranezze letterarie su AbeBooks.it

Il futuro delle librerie: Arion, Feltrinelli, la “rigidità dei librai” e la consistenza degli eBook. Il dibattito prosegue

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Prosegue il nostro dibattito sul futuro delle librerie aperto qualche giorno fa dall’opinione di Massimiliano Enrico, consulente editoriale,  e la secca risposta inviata da Patrizio Zurru, libraio da 25 anni, agente letterario ed editore a Cagliari. Oggi pubblichiamo altri due interventi giunti nei giorni scorsi alla redazione, e in più alcune considerazioni tratte dall’ultimo numero di “Domenica” del Sole 24 ore. 

Credito d’imposta per la vendita online di opere dell’ingegno, Peluffo: “Promuoviamo le opere in lingua italiana”

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La Camera dei deputati ha approvato giovedì scorso, in via definitiva, il Decreto Sviluppo, all’interno del quale una norma istituisce la concessione di un credito d’imposta per le “imprese che sviluppano nel territorio italiano piattaforme telematiche per la distribuzione, la vendita e il noleggio di opere dell’ingegno digitali”.

Libreriauniversitaria.it apre i Digital Bookstore, una catena di librerie dal vivo nelle principali città universitarie italiane a cominciare da Padova

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Rendere le librerie delle specie di “internet point” del libro, questo il senso della nuova iniziativa imprenditoriale di Libreriauniversitaria.it, il sito di vendita online di libri da sempre attento alle esigenze degli studenti universitari che nei giorni scorsi ha aperto il suo primo punto vendita dal vivo a Padova, la città dove l’impresa è nata nel 2000. Quello di Padova è il primo di una catena di nuovi punti vendita, detti Digital Bookstore, che l’azienda si propone di aprire di qui a 2 anni (20 locali l’obiettivo) nelle principali città universitarie italiane.

La libreria sarà un “punto d’appoggio”, come recita il comunicato dell’azienda, per il ritiro dal vivo e per l’acquisto online dei libri tramite le postazioni informatiche, ma darà agli studenti anche la possibilità di consegnare i propri libri usati, scolastici e accademici, e usufruire in cambio di buoni per l’acquisto di nuovi volumi. Attualmente il negozio online conta, secondo i dati divulgati dall’azienda, 1,5 milioni di clienti e più di 12 milioni di titoli disponibili.

Un caso di libreria indipendente, dunque, che da internet decide di scendere per strada e aprirsi al pubblico reale che va, per esempio, in senso opposto all’iniziativa presa qualche mese fa da una libreria storica come la Croci di Varese che aveva invece deciso di chiudere il negozio per dedicarsi alla sola vendita online. La scommessa, come ha affermato l’amministratore delegato di Libreriauniversitaria.it Luca Ometto, starà nell’offrire servizi aggiuntivi alla clientela creando così un punto di aggregazione per lettori che vada oltre la semplice transazione commerciale.

Varese, la storica libreria Croci chiude e punta tutto sull’online. “Il nostro mestiere sta scomparendo, ormai si possono vendere libri senza averne mai letto uno”.

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Una libreria storica che chiude i suoi locali e decide di dedicarsi alla sola vendita online: succede in questi giorni a Varese ed è la Libreria Croci, nata negli anni ’50 nel centro della città lombarda e da 11 anni gestita da Rosa Addeo e altri due soci. “Con i nostri libri eravamo presenti su internet già da due o tre anni”, ha spiegato la Addeo a Bibliocartina.it, “usando questo canale in particolare per i volumi usati o fuori catalogo. Il commercio online della libreria, tramite ebay o altri siti specializzati per la vendita di libri usati quali Maremagnum.com o Comprovendolibri.it  sta dando buoni risultati, mentre così non avveniva più con il negozio, che in particolare nell’ultimo anno ha registrato un calo forte di clientela dovuto alla crisi e al fatto che come sappiamo, quando mancano i soldi è la cultura è una delle prime voci da cui si taglia. Ragionando fra i soci abbiamo dunque deciso di tagliare i tanti costi di gestione relativi al negozio, e re-imparare, per certi versi, il nostro mestiere, dedicandoci tutti e tre allo spazio di vendita online, mentre prima lo faceva soltanto uno di noi”. Un cambiamento che “non abbiamo vissuto tutti nello stesso modo, c’è chi di noi è più concentrato sul domani, chi vive questa chiusura con maggiore mortificazione. Di certo”, spiega Rosa Addeo, “il contatto con le persone per un libraio che ama il suo mestiere è importante. Si tratta appunto di un mestiere, che richiede competenza e informazione per poter informare; un tempo era impensabile essere dei bravi librai senza aver letto il più possibile ciò che si vendeva e si consigliava, oggi siamo arrivati al paradosso che possono vendere libri anche persone che non ne hanno mai letto uno in vita loro“, commenta la titolare. Un mestiere intero, dunque, quello del libraio, che si sta perdendo o minaccia di perdersi per lasciar posto al commercio impersonale. “In realtà è anche il mercato dei libri che sta diventando sempre più impersonale; le librerie sono luoghi ogni giorno più uguali, tutti splendenti e luminosi, tutti con le stesse pile di titoli. La scelta di uniformarsi è certamente imposta dai grandi editori con le librerie di catena, ma coinvolge tutti gli anelli: da una parte ci sono i grandi editori-distributori-librai che godono di immensi vantaggi, vantaggi che la legge Levi sul prezzo del libro – ricorda la Addeo – non ha scalfito, visto che gli sconti, come si nota bene facendo un giro in libreria, li si continua ad applicare come si vuole; dall’altra però ci sono gli stessi lettori che sembrano sempre più condizionati dalla pubblicità e a volte, inspiegabilmente, entrano in libreria senza curiosità per ciò che hanno attorno, poco disposti a farsi consigliare un titolo, chiedono solo la hit del momento. Non farsi condizionare da queste tendenze di mercato e di gusti  continua la Addeo – è molto complicato. Come librerie indipendenti non abbiamo quasi alcun potere di contrattazione nei confronti degli editori. Noi ci abbiamo provato a seguire la nostra strada, però facendo fatica. D’altro canto, per tante altre librerie la scelta di uniformarsi non ha pagato di più: hanno perso la loro specificità e alla fine hanno chiuso o stanno chiudendo comunque”.

Il cambiamento in senso sempre più omologato dei gusti e della clientela, l’assottigliamento evidente del bacino dei lettori in Italia, però d’altro canto le possibilità aperte dalle nuove tecnologie hanno suggerito alla libreria Croci non di chiudere, ma di rinnovarsi radicalmente, cambiando modo di lavorare e creandosi un concetto di clientela del tutto nuovo: “attraverso il nostro negozio ebay vendiamo volumi usati o fuori catalogo, non libri antichissimi ma collezioni di volumi ad esempio degli anni ’30, e li spediamo non soltanto in tutta Italia o in Europa ma in tutto il mondo; ci contattano fin dal Giappone per acquistare i nostri libri e spesso sono non soltanto studiosi ma anche biblioteche o istituzioni estere; c’è un mercato di nicchia del libro usato e fuori catalogo che è internazionale, che è in salute; non va informato o consigliato perché sa già quello che cerca, ma va comunque servito, anche se in modo diverso da prima. Puntiamo su di loro per continuare a crescere”.