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Go set a Watchman, il romanzo inedito di Harper Lee ha già superato un milione di copie vendute negli USA

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Il libro che ha bruciato i record di vendita più rapidamente nella storia dell’editoria USA: Go set a Watchman, il romanzo nel cassetto di Harper Lee scritto prima del celeberrimo “Il buio oltre la siepe” e messo in vendita il 14 luglio scorso da Harper Collins dopo mesi e mesi di battage pubblicitario ha già totalizzato 1,1 milioni di copie vendute negli Stati Uniti fra cartaceo, ebook e audiolibri.

Il buio oltre la siepe, a luglio arriva il sequel scritto da Harper Lee negli anni ’50

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Uscirà a luglio negli Stati Uniti il sequel de "Il buio oltre la siepe" intitolato "Go Set a Watchman". La stessa Harper Lee, vincitrice di un premio Pulitzer per il suo famosissimo capolavoro, lo scrisse negli anni '50 e lo concluse prima di "To kill a mockingbird". Harper Collins pubblicherà il nuovo libro in 2 milioni di copie.

Il buio oltre la siepeCome riportano l’Associated Press e un comunicato della casa editrice, il romanzo vede protagonista Scout adulta, e fu scritto da Lee – oggi 88enne – prima del suo capolavoro, il quale nacque invece su impulso dell’editor, curioso – racconta Lee – di vedere la prospettiva della stessa Scout bambina. Negli anni la memoria del primo romanzo era andata un po’ persa, ha raccontato l’autrice, ed è stata l’avvocato e amica Tonja Carter a scoprirlo e a consigliarne la pubblicazione, oltre che a negoziare i segretissimi termini economici dell’accordo con la casa editrice. La storia di “Go Set a Watchman” ha inizio negli anni ’50, durante i primi anni del movimento per i diritti civili. Scout torna a Maycomb, cittadina natale, per far visita al padre Atticus, e nel luogo in cui è nata e ha trascorso l’infanzia si troverà ad affrontare problemi e circostanze di natura personale e politica, confrontandosi con il padre e con la sua visione del mondo.

“Il buio oltre la siepe” pubblicato in Italia da Feltrinelli (traduzione di Amalia D’Agostino Schanzer) per la prima volta nel 1960 a pochi mesi dall’edizione originale, è uno dei libri più amati del 1900, e ha venduto nel mondo 40 milioni di copie. Celebre anche il film in cui uno straordinario Gregory Peck interpreta Atticus, avvocato coraggioso e papà di Scout, la protagonista e voce narrante della vicenda. Nonostante la fama conseguente alla sua opera, Harper Lee non ha mai amato la vita mondana e non aveva più pubblicato romanzi, finora.

 

 

Stati Uniti: è la settimana dei libri censurati, librerie e biblioteche festeggiano la libertà di leggere nel paese degli 11.300 libri proibiti

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Durerà fino a sabato 6 ottobre la Banned Books Week in corso negli Stati Uniti, la “settimana dei libri censurati” che ogni anno la American Booksellers Association organizza in collaborazione con American Library Association (l’associazione delle biblioteche negli USA), con l’associazione degli editori Association of American Publishers e altre realtà. Quest’anno l’evento festeggia il 30mo anniversario, fu infatti inaugurato nel 1982 in risposta a un improvviso picco nelle censure nei confronti dei libri da parte di istituzioni scolastiche, biblioteche e librerie. Da allora, come informa la American Library Association, sono stati più di 11.300 i libri segnalati o vietati in alcuni istituti, con 326 contestazioni avvenute solo nel 2011. Al primo posto fra le autrici contestate c’è Lauren Myracle, autrice della saga “Internet girl”, di cui un solo volume è stato pubblicato in Italia da De Agostini nella traduzione di R. Verde, A+trd; la saga è stata contestata da numerose scuole per via delle volgarità di linguaggio, per i richiami espliciti al sesso e perché “inadeguata a una certa fascia d’età”. Seguono fra gli altri Hunger Games di Suzanne Collins (trilogia pubblicata in Italia da Mondadori e tradotta da Simona Brogli e Fabio Paracchini), perché contrario alla famiglia, per il contenuto violento, insensibile, e per il linguaggio offensivo; e ancora Il mondo nuovo di Aldous Huxley, per i suoi riferimenti al razzismo, alla religione e al sesso, la serie Gossip Girl, perché parla di droga e di sesso, e infine il classico del ‘900 “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee (pubblicato in Italia da Feltrinelli e tradotto da Amalia D’Agostino Schanzer; ne fu tratto anche un famoso film con Gregory Peck, nella foto, protagonista), per il linguaggio offensivo e – si badi bene – non perché sia un libro razzista, ma perché parla – denunciandolo – di razzismo. Non mancano anche alcuni autori e titoli all’apparenza insospettabili che sono comunque incappati in richieste di censura e in proibizioni: , ad esempio Le streghe di Roald Dahl (in Italia tradotto da Francesca Lazzarato per Salani), denunciato in Inghilterra di misoginia perché “le streghe sono tutte donne”, la saga di Harry Potter, proibita in varie scuole cattoliche americane perché contrario ai valori cattolici, Via col Vento (probito in una scuola per il ritratto che dà degli schiavi, e per il “comportamento immorale di Rossella O’Hara”) e infine Cappuccetto Rosso, censurato da due scuole californiane perché “nella cesta trasportata dalla piccola nel bosco c’era anche del vino”.