Federico Motta Editore VS Antitrust: il TAR del Lazio sospende parte delle sanzioni contro l’azienda

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Il contenzioso lungo ormai mesi tra la casa editrice Federico Motta Editore e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM o come è comunemente chiamata, Antitrust) si arricchisce del’intervento del TAR Lazio, che in un pronunciamento del 27 novembre scorso ha sospeso parte della sanzione amministrativa inflitta dall’AGCM. A seguito di una denuncia dell’associazione dei consumatori Adiconsum Federico Motta Editore era stato infatti punito dall’Antitrust per aver adottato pratiche commerciali ritenute scorrette nei confronti dei propri clienti, nella vendita di enciclopedie e prodotti multimediali destinati agli studenti. L’editore si è rivolto al TAR per la sospensione della sentenza, e il TAR ha statuito che “pur utilizzando la società ricorrente modalità reprensibili per contattare la propria potenziale clientela, appare tuttavia dubbio, allo stato, che la condotta di cui alla pratica sub B) – la promozione nelle scuole di prodotti multimediali con modalità oscure e poco trasparenti, secondo l’Antitrust – costituisca violazione dell’art. 22, comma II, del d.lgs. 6 settembre 2005 n. 206”. Il TAR inoltre ha sospeso, comunica l’azienda, “in ragione della metà la sanzione pecuniaria comminata con riguardo al capo A) del provvedimento, essendo “…incerto che una parte almeno delle condotte scorrette si siano effettivamente realizzate”: sul punto, il TAR si riferisce alla condotta rappresentata dall’aver asseritamente ostacolato l’esercizio del diritto di recesso da parte dei propri clienti, condotta che Motta ha fermamente contestato nel ricorso.

La valutazione finale è rimandata al giudizio di merito, fissato per il 19 giugno 2013. Il commento di Federico Motta Editore: “siamo orgogliosi di potere affermare che il TAR non avrebbe mai emesso un’ordinanza di tale portata se non avesse ravvisato la fondatezza dei motivi di impugnazione formulati da FME con riguardo alla citata delibera dell’AGCM. Tanto ci basta per riaffermare che: a) mai abbiamo impedito ad alcuno dei nostri clienti il libero e pieno esercizio dei propri diritti nei termini stabiliti da legge e contratto; b) nei confronti delle scuole e delle relative famiglie abbiamo sempre tenuto un comportamento del tutto chiaro, come peraltro testimoniato in diretta da tante scuole e famiglie che ci onorano della loro preferenza. Giustamente pagheremo per comportamenti tutt’altro che commendevoli tenuti in passato da alcuni dei nostri collaboratori e ai quali non siamo riusciti a porre rimedio nei tempi e nei modi dovuti. Ma altrettanto giustamente ci difendiamo con determinazione e senza risparmio di energie da imputazioni per condotte mai tenute: lo dobbiamo alla dignità nostra e di quanti onestamente lavorano al nostro fianco, sia all’interno sia all’esterno dell’azienda.”

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