Pirateria: in Spagna l’84% dei contenuti digitali è pirata. Libri scaricati illegalmente 302 milioni di volte nel 2013.
La pirateria è, anche nell’industria editoriale, uno di quegli argomenti tabù che tuttavia, se non affrontato, rischia di creare una distorsione ottica molto pesante sulla realtà del mercato. Dalla Spagna arriva oggi una ricerca, commissionata dalla Coalición de Creadores e Industrias de Contenidos (una sorta di comitato dei produttori di contenuti in Spagna), che ci auguriamo venga realizzata presto anche da questo lato del Mediterraneo: secondo l’Observatorio de Piratería y Hábitos de Consumo de Contenidos Digitales (Osservatorio sulla pirateria e le abitudini di consumo di contenuti digitali), in Spagna scarica infatti contenuti piratati il 51% degli internauti. E nel 2013 sono stati scaricati illegalmente più di 3 miliardi di contenuti illegali (3.192 milioni), con un +4,6% rispetto al 2012.
Di questi contenuti, fa sapere l’osservatorio, la musica rappresenta il 27% del volume di contenuti pirata scaricati (1,974 miliardi), i film sono il 43% (720 milioni di film scaricati illegalmente), i videogiochi il 9% (scaricati 196 milioni di volte) e i libri il 21%: sono stati scaricati libri illegalmente, nel solo 2013, 302 milioni di volte. Non è detto che ciascun download equivalga a un intero libro, potrebbero anche essere capitoli o parti, ma è in ogni caso una cifra molto importante.
Cifre da capogiro, e il numero dei libri piratati scaricati illegalmente è triplicato rispetto al 2013. Il dato sulla musica scaricata illegalmente è invece l’unico che registra un lieve calo rispetto al 2012.
Lo studio evidenzia che, nel complesso, il valore complessivo del mercato della pirateria supera i 16 miliardi di euro e si riflette in più di 25mila posti di lavoro bruciati. Dalle inchieste condotte presso gli internauti, è emerso che 7 persone su 10 considerano del tutto normale non pagare per ciò che è possibile ottenere gratis; che sei persone su dieci preferiscono scaricare gratuitamente perché “incerti che il prodotto possa effettivamente piacergli”, e che circa il 50% degli intervistati sceglie la pirateria a causa dei prezzi troppo alti (in Spagna nel 2012 l’IVA su molti prodotti culturali e artistici, libri esclusi; gli eBook, come in Italia, fin dal principio hanno registrato IVA al 21%).
Tags: ebook, pirateria, Spagna
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