I lavoratori della libreria Edison di Firenze hanno scelto la strada della petizione popolare per salvare la libreria della centrale Piazza della Repubblica. In pochi giorni sono state raccolte già più di 10mila firme, volte a esercitare pressione sul comune e sulle parti in causa nel confronto tra i proprietari dei locali, la società Effe.com di Feltrinelli Holding, Edison e il Comune di Firenze. Allo stato attuale la Effe.com ha concesso a Edison una proroga della permanenza nei locali a titolo gratuito, allo scopo di attuare la svendita dei libri per poter pagare ferie e permessi ai dipendenti, 36 persone impiegate nel punto vendita e alcune negli uffici amministrativi. La libreria dovrebbe definitivamente chiudere il 31 dicembre prossimo.
Le disposizioni comunali fiorentine prevedono che i locali occupati da librerie debbano essere sostituiti, in caso di cessazione d’attività, da esercizi a carattere culturale per almeno il 70% della metratura. Ma ai locali della centralissima Piazza della Repubblica era interessata Apple, motivata ad aprire uno dei suoi store. I dipendenti di Edison premono invece affinché per loro sia trovata una collocazione nel nuovo esercizio. Se non è possibile salvare Edison in quanto tale, che sia almeno salvo il loro lavoro.
La situazione di Edison attuale è quella di una catena di librerie, attiva soprattutto nel territorio toscano, che rischia interamente di chiudere a causa di difficoltà finanziarie della società. Finora una soluzione differente volta a scongiurare il rischio di chiusura dei locali e la perdita del lavoro è arrivata dai sei dipendenti del punto vendita di Arezzo, che hanno rilevato il ramo d’azienda (in affitto, per il momento) della libreria aretina di Edison e si sono trasformati da impiegati in imprenditori.