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Firenze, sulla Libreria Edison il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di Effe.com: niente vincolo culturale sui locali

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Il Consiglio di Stato si è espresso contro il vincolo culturale “ad edificium” sui locali del centro storico a Firenze dando di fatto ragione a Effe.com, la holding Feltrinelli proprietaria dei locali dell’ex Libreria Edison di Piazza Repubblica a Firenze, che non ha finora potuto darli in affitto a imprese di carattere interamente commerciale – Apple aveva manifestato il suo interesse, salvo poi dover rinunciare – proprio per via del vincolo.

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Speciale Libreria Edison: “Il vincolo d’uso sui locali, nostra unica speranza”. La sfida dell’azionariato popolare (II)

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“Le ragioni della chiusura di Edison non stanno nei cattivi risultati economici della libreria, quanto nella nota tendenza, purtroppo, del titolare del gruppo – l’imprenditore Stefano Bellentani, ex proprietario anche del 90% della casa editrice Barbès, oggi chiusa, il cui personale ha costituito una nuova impresa editoriale dal nome Clichy – a fare il passo più lungo della gamba”.

Firenze, i librai Edison scrivono a Carlo Feltrinelli; presidio “contro i saldi alla cultura” insieme ai lavoratori del Maggio fiorentino

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I lavoratori della Libreria Edison di Firenze, chiusa il dicembre scorso dopo una lunga diatriba che ha coinvolto Effe.com, la società del gruppo Feltrinelli proprietaria del locale in piazza Repubblica, il Comune di Firenze e gli stessi lavoratori, hanno inviato una lettera a Carlo Feltrinelli, riportata anche sul gruppo Facebook degli stessi Librai Edison, che pubblichiamo.

Libreria Edison di Firenze, Matteo Renzi ai lavoratori: “Salvaguardia dei posti di lavoro”

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Il 10 novembre scorso i lavoratori della libreria Edison di Firenze hanno incontrato il loro sindaco Matteo Renzi (nella foto) in merito al futuro, tuttora incerto, della grande libreria del centro la cui chiusura è ormai imminente. Come hanno riferito i lavoratori a vari organi di stampa, il sindaco Renzi si è impegnato con i dipendenti alla salvaguardia dei loro posti di lavoro.

Firenze, più di 10mila firme raccolte perché la libreria Edison rimanga libreria e non diventi un Apple Store

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I lavoratori della libreria Edison di Firenze hanno scelto la strada della petizione popolare per salvare la libreria della centrale Piazza della Repubblica. In pochi giorni sono state raccolte già più di 10mila firme, volte a esercitare pressione sul comune e sulle parti in causa nel confronto tra i proprietari dei locali, la società Effe.com di Feltrinelli Holding, Edison e il Comune di Firenze. Allo stato attuale la Effe.com ha concesso a Edison una proroga della permanenza nei locali a titolo gratuito, allo scopo di attuare la svendita dei libri per poter pagare ferie e permessi ai dipendenti, 36 persone impiegate nel punto vendita e alcune negli uffici amministrativi. La libreria dovrebbe definitivamente chiudere il 31 dicembre prossimo.

Le disposizioni comunali fiorentine prevedono che i locali occupati da librerie debbano essere sostituiti, in caso di cessazione d’attività, da esercizi a carattere culturale per almeno il 70% della metratura. Ma ai locali della centralissima Piazza della Repubblica era interessata Apple, motivata ad aprire uno dei suoi store. I dipendenti di Edison premono invece affinché per loro sia trovata una collocazione nel nuovo esercizio. Se non è possibile salvare Edison in quanto tale, che sia almeno salvo il loro lavoro.

La situazione di Edison attuale è quella di una catena di librerie, attiva soprattutto nel territorio toscano, che rischia interamente di chiudere a causa di difficoltà finanziarie della società. Finora una soluzione differente volta a scongiurare il rischio di chiusura dei locali e la perdita del lavoro è arrivata dai sei dipendenti del punto vendita di Arezzo, che hanno rilevato il ramo d’azienda (in affitto, per il momento) della libreria aretina di Edison e si sono trasformati da impiegati in imprenditori.

Arezzo: i lavoratori rilevano la libreria Edison a rischio chiusura e si trasformano in librai indipendenti. “L’alternativa era fra autogestire il nostro lavoro, oppure perderlo”.

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La libreria Edison non chiude ad Arezzo, ma diventa una libreria indipendente grazie all’intraprendenza dei sei lavoratori lì impiegati fin dal giorno di apertura nel 2006, e che di fronte alle difficoltà in cui versa la casa madre Edison hanno deciso di rilevarla costituendo una loro società, la Biblion Srl, da sabato 13 ottobre nuova titolare della libreria. “Tecnicamente ciò che abbiamo realizzato si chiama ‘affitto di ramo d’azienda’”, spiega a Bibliocartina Irene Interlandi, una dei sei soci che hanno rilevato il locale, “nella fattispecie il ramo d’azienza relativo alla libreria di Arezzo”. Le librerie della società Edison, dislocate in tutto il territorio toscano, sono attualmente in liquidazione e un certo scalpore ha suscitato la vicenda della libreria Edison di Firenze la cui chiusura è per il momento rimandata a fine anno. La soluzione individuata dai sei librai aretini rappresenta dunque un’anomalia originale che potrebbe, chissà, dare spunto ad altri in direzioni simili. “L’alternativa era prendere l’iniziativa oppure perdere il lavoro”, spiega Irene Interlandi. “Non abbiamo avuto bisogno di rifletterci più di tanto, ci siamo trovati subito d’accordo su quale fosse la miglior cosa da fare: trasformare il punto vendita di catena in una libreria autogestita e indipendente“. Da un punto di vista della professione quotidiana “non è cambiato granché, abbiamo forse una maggior libertà e autonomia di scelta rispetto a prima, ma tutto sommato nella nostra che è sempre stata una libreria generica, dalla metratura consistente, abbiamo sempre privilegiato la varietà e continueremo a farlo. Il nostro obiettivo è conservare la nostra clientela, che è affezionata e non ha mancato di dimostrarcelo anche in questo frangente, e rimanere un punto di riferimento culturale per questa città continuando a lavorare con la stessa convinzione di sempre”.

Può una maggiore imprenditorialità essere una soluzione per la crisi che tante librerie di catena (per esempio FNAC, assurta agli onori delle cronache recenti) stanno attraversando in questo periodo? L’iniziativa dei sei librai aretini apre l’interrogativo.

Firenze: la chiusura della libreria Edison slitta al 31 dicembre, per i lavoratori accordo per il reintegro in Feltrinelli. Al via la svendita dell’assortimento libri

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La chiusura della libreria Edison del centro di Firenze slitta di tre mesi ed è rimandata al 31 dicembre. Lo sfratto avrebbe dovuto diventare esecutivo il 1° ottobre scorso, come abbiamo scritto qualche giorno fa su Bibliocartina.it, ma in quella stessa data i rappresentanti delle parti in causa – Edison, il gruppo Effe.com/Feltrinelli proprietario dello stabile in cui attualmente opera Edison, e i rappresentanti dei lavoratori – riuniti insieme al vicesindaco della città hanno raggiunto un accordo che prevede l’apertura ancora fino al 31 dicembre. Per i prossimi tre mesi Edison potrà utilizzare i locali del gruppo a titolo gratuito, allo scopo di permettere la svendita dei libri. Il gruppo Edison ha infatti annunciato la liquidazione, con conseguente, imminente chiusura di tutte le librerie del gruppo.

Il compenso dei 38 lavoratori del punto vendita di Piazza della Repubblica sarà dunque ricavato dal risparmio ottenuto dal mancato pagamento del canone d’affitto del locale, dalla svendita dei libri e dal reintegro, a partire da gennaio dell’anno prossimo, dei lavoratori eventualmente ancora disponibili all’interno del Gruppo Feltrinelli, altro punto dell’accordo ottenuto nei giorni scorsi in merito al quale, tuttavia, i dipendenti sostengono di non aver ricevuto alcun tipo di comunicazione da parte di Feltrinelli. Il Comune di Firenze si è assunto l’impegno di vigilare sul rispetto del patto.

Librerie: a Firenze chiude Edison, sfrattata da Feltrinelli, e vorrebbe aprire Apple. Ma la legge comunale attuale lo vieta, il sindaco Renzi la cambierà per far aprire l’Apple Store?

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La storica libreria fiorentina Edison si prepara a chiudere i battenti, ma le trattative in corso per il subentro fra Apple e il gruppo Feltrinelli, proprietario dello stabile, potrebbero essere inficiate da una legge comunale secondo la quale le librerie che chiudono possono essere riconvertite solo ad attività di carattere culturale, per almeno il 70% della superficie occupata. Mentre perdura la vicenda FNAC, ecco dunque altro caso di marchio librario che scompare in Italia (anche la Edison in franchising di Livorno sta per chiudere, come riporta il quotidiano La Nazione).

La società che gestisce la libreria Edison, aperta nella centralissima Piazza della Repubblica fiorentina fin dal 1996, è stata sfrattata dal gruppo Feltrinelli proprietario dello stabile, dopo una lunga vicenda giudiziaria che infine ha dato ragione ai proprietari. L’esecuzione dello sfratto è prevista per il 30 settembre, dunque a giorni, e giovedì sera scorso i 36 dipendenti della libreria hanno inscenato una protesta serale contro il destino del negozio e del loro lavoro. 

Come nei giorni scorsi hanno già comunicato più organi di stampa, è in corso una trattativa tra Feltrinelli ed Apple, fortemente voluta anche dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, per l’acquisizione dei locali da parte del colosso americano. Tuttavia, le leggi comunali a salvaguardia del patrimonio culturale rappresentano un ostacolo serio alla conclusione della trattativa; il sindaco, come riferisce MacCitynet, dovrebbe trovarsi nella difficile situazione di dover convincere la sua maggioranza a modificare la norma a salvaguardia della cultura, per garantire Apple, la quale altrimenti dovrebbe dedicare alla vendita a malapena un 30% dello spazio snaturando così l’uniforme concetto degli Apple Store e ovviamente rinunciando a consistenti entrate. La modifica della norma, tuttavia, rappresenterebbe una evidente legge ad hoc, pensata per favorire una multinazionale, mentre nel frattempo 36 persone entro questo fine settimana perderanno il posto di lavoro.