Dal 17 al 25 novembre arriva Bookup. Patrizio Zurru: “Torniamo alla dimensione umana dello scambio dei libri”, grazie alla rete delle librerie indipendenti.
Patrizio Zurru, libraio cagliaritano (la sua Piazza Repubblica Libri è stata eletta nel 2011 Libreria migliore d’Italia dal Pisa Book Festival, che quest’anno invece premia la libreria per bambini Cuccumeo di Firenze) è una delle menti dietro “Bookup”, la festa delle librerie indipendenti che si celebrerà in tutta Italia dal 17 al 25 novembre 2012. L’iniziativa vedrà partecipi più di 90 librerie in tutta la penisola, e sarà dedicata ai migliori autori esordienti degli ultimi due anni, attorno alle cui opere saranno organizzati reading, spettacoli, feste nelle tante città che parteciperanno. Bibliocartina.it ha chiesto a Zurru (nella foto) di raccontare il Bookup di Cagliari, previsto per il prossimo sabato 17 novembre. “Sarà una festa della gente, con i libri”, ha dichiarato Zurru. “L’intero Corso Vittorio Emanuele di Cagliari sarà chiuso alle auto e aperto alle persone, e ogni negozio adotterà un libro ospitando al suo interno spettacoli, mostre, reading. Si va dalla sartoria storica che ospiterà una mostra fotografica allestita ispirandosi alla copertina de “Il mio regalo sei tu“, opera prima della giovane Sarah Spinazzola pubblicata da Marcos y Marcos, fino all’impresa di pompe funebri che accoglierà reading de “La fine dell’altro mondo“, l’esordio letterario di Filippo D’Angelo per minimum fax, fino al negozio di biciclette Runner che organizza le ‘letture sudate’ di “Quattro soli a motore” di Nicola Pezzoli, esordiente per la casa editrice abruzzese NEO Edizioni“, racconta Zurru. “Dicono che la cultura non fa mangiare. Noi dimostreremo che fa mangiare, fa vestire, fa pedalare e tanto altro, coinvolgendo tutti i negozianti della strada”.
Perché un’iniziativa del genere? “Si tratta, per tanti versi, del seguito di ciò che abbiamo iniziato già l’estate scorsa inventando (con Marco Zapparoli di Marcos y Marcos, ndr) Letti di notte, la prima notte bianca delle librerie che ha coinvolto migliaia di persone in tutta Italia e che si ripeterà, ogni anno il 21 giugno”, ci spiega Zurru. “Il nostro obiettivo, ancora una volta è portare le persone in libreria, in una settimana tradizionalmente molto povera di vendite nelle librerie, a poco più di un mese dal Natale. Portarle in libreria per farle divertire, per farle conoscere, per scambiarsi idee sui libri, per ritrovare la dimensione umana dell’incontro e dello scambio”. Tutto questo creando una sorta di evento letterario diffuso “che serva a costruire una rete delle librerie indipendenti, unite nelle iniziative ma ciascuna con la propria identità, secondo un principio di bibliodiversità, tutto il contrario delle librerie di catena tutte uguali”.
Le librerie indipendenti che hanno iniziato a unirsi nella rete di Letti di notte, dice Zurru, “si scambiano consigli e informazioni, si collegano via Skype per dare consigli da Cagliari a un lettore che sta a Palermo, includono e non escludono, cercano la qualità e la conoscenza. La qualità di una libreria si valuta dal tratto umano che la caratterizza, non dagli sconti che applica. Un concetto come questo è affermato in paesi come la Francia – dove fra l’altro il tetto massimo applicabile sugli sconti è del 5% – ma non in Italia. Il nostro impegno va in questo senso: portare le persone in libreria per farle star bene, per incontrarsi, per ritrovarsi”. Bookup prevede anche un concorso per i lettori, che potranno scrivere su cartoline apposite qual è l’esordio letterario che hanno più amato nel corso della loro vita. Il vincitore riceverà in regalo l’intera collezione degli autori esordienti di Bookup.
Tags: Bookup, Cagliari, Cuccumeo, Filippo D'Angelo, Il mio regalo sei tu, La fine dell'altro mondo, Letti di notte, librerie indipendenti, Marco Zapparoli, Marcos y Marcos, minimum fax, NEO Edizioni, Nicola Pezzoli, Patrizio Zurru, Piazza Repubblica Libri, Quattro soli a motore, Sarah Spinazzola
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Commenti (3)
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laura caputo
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Assolutamente d’accordo. La guerra, come sempre, si combatte fra i super-iper-mercati e il simpatico bottegaio di sotto casa. All’inizio gli sconti stratosferici ti indirizzano verso il supermercato, poi ti accorgi che risparmiando sul prezzo perdi il diritto a tanti altri vantaggi. Dalla consegna a domicilio al consiglio sul prosciuttino per il bimbo.
Scusami, i libri sono “merce” nobile e magari ti offendi. Volevo dire che essere confrontati a un muto scaffale, seppure dotato di sconto al 20 o al 30%, fa scappare la voglia di leggere. Alla meglio comperi un’autore affermato “per andare sul sicuro”. E, a noi scrittori esordienti, non rimane nulla.
Quindi GRAZIE, perché solo un libraio-persona può consigliare un esordiente…
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