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Amazon Source: la strategia di Amazon per vendere gli eBook in libreria e farsi amici i librai

Scritto da Redazione on . Postato in Editori, eReader, In evidenza, Tecnologie

Amazon = tutto. Non c’è parola che possa esprimere meglio la filosofia di questa azienda, che si appresta ora, con la sua ultima invenzione, a convertire, grazie alla forza dei suoi numeri, le librerie indipendenti da avversarie in alleate/affiliate.

Il programma Amazon Source che inizia oggi negli Stati Uniti prevede la possibilità per le librerie e anche altri tipi di attività commerciali di vendere gli eReader e tablet Kindle e anche i loro eBook, ricevendo in cambio una commissione del 10% sulle vendite di ogni eBook venduto, per un periodo di due anni. Questa proposta di partnership, già da molti anni in atto per quanto riguarda l’e-commerce e in fase di sperimentazione negli USA con alcune librerie indipendenti che hanno già deciso di aderire all’offerta, è stata già collaudata con successo in Gran Bretagna negli ultimi due anni, grazie all’alleanza con la famosa catena Waterstones tuttora in corso. Come ha dichiarato il vicepresidente della divisione Kindle Russ Grandinetti, la collaborazione potrà avvenire in due modi: le librerie potranno ordinare e vendere i soli Kindle, con un 9% di sconto sul listino prezzi e un 35% di sconto sugli accessori, oppure ordinare i Kindle con un 6% di sconto sui lettori e tablet, un 30% di sconti sugli accessori e in più ricavare il 10% di commissione da ogni eBook venduto per un periodo di due anni. Per Grandinetti “la possibilità di vendere prodotti digitali rappresenterà un appeal in più per le librerie indipendenti”, le stesse che in realtà da tempo, specie negli USA, cercano di boicottare tutto quanto sia a marchio Amazon, a cominciare dagli autori. Il tipo di partnership che Amazon intende proporre ai librai non è in realtà del tutto nuovo: già da tempo Kobo ha stretto con le librerie indipendenti questo stesso tipo di collaborazione. Il fatto che Amazon estenda la possibilità di affiliazione a tutti i tipi di esercizi commerciali è però un elemento da non trascurare: più che favorire i librai, potrebbe addirittura creare loro un ulteriore nuova concorrenza da parte di altro tipo di negozianti magari affini per categoria merceologica. Anche per questo, i settimanali americani che hanno riportato la notizia hanno registrato reazioni molto fredde da parte dei commercianti. “Amazon sta solo cercando di sedurci”, ha dichiarato una libraia intervistata dalla rivista Publishing Perspective.

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