“Uomini che odiano le donne”: ci sarà un quarto libro, firmato da David Lagercrantz di “Io, Ibra”

Scritto da Redazione on . Postato in Autori, Editori, In evidenza, Libri

La saga di Lisbeth Salander e Mikael Blomqvist non è finita. La casa editrice svedese Nortstedts ha annunciato che nel 2015 uscirà un quarto libro della serie “Millennium” di Stieg Larsson firmato da un nuovo autore, David Lagercrantz.

Stieg Larsson fu stroncato nel 2004 a soli 50 anni, com’è noto, da un infarto, lasciando incompiute e ancora all’inizio le bozze di un quarto volume della serie, ma la sua intenzione era sempre stata quella di fare di “Millennium” una saga di almeno 10 volumi, che avesse come protagonisti il giornalista Mikael Blomqvist e la giovane hacker Lisbeth Salander. La saga ha venduto più di 75 milioni di copie in 50 paesi (2,5 milioni di copie solo in Italia, dove la trilogia è uscita per Marsilio Editore fra il 2007 e il 2009, interamente tradotta da Carmen Giorgetti Cima). Il quarto volume sarà pubblicato, come ha annunciato la casa editrice (la più antica di Svezia, attiva dal 1823), ad agosto 2015 e non prenderà a prestito niente delle bozze originarie lasciate in sospeso da Larsson (volerle utilizzare significherebbe, fra l’altro, dover stringere accordi con la famiglia dello scrittore infilandosi nel complicato ginepraio legale che ha visto contrapposti per anni i genitori e i fratelli dello scrittore alla sua compagna di una vita Eva Gabrielsson, 32 anni insieme ma senza matrimonio).  Sarà dunque una storia interamente ex novo, con gli stessi protagonisti e la stessa ambientazione. Il nuovo autore scritturato per l’operazione, David Lagercrantz, classe 1962, rappresentato dall’agente letteraria svedese Magdalena Hedlund e figlio del già critico letterario e scrittore Olof Lagercrantz, in Italia è famoso soprattutto come co-autore della fortunata autobiografia del calciatore Zlatan Ibrahimović Io, Ibra, pubblicata in Italia nel 2011 da Rizzoli  (traduzione di Carmen Giorgetti Cima) e candidata a vari premi letterari.

millenniumDalla trilogia “Millennium” sono stati tratti anche diversi film di successo, tre pellicole svedesi che hanno lanciato sul mercato internazionale l’attrice Noomi Rapace, e una superproduzione americana con Daniel Craig nei panni di Blomqvist e Rooney Mara in quelli di Lisbeth Salander, per la regia di David Fincher (nella foto la locandina italiana). Al momento non sono ancora noti i tempi di realizzazione del sequel “La ragazza che giocava con il fuoco”, bloccati per lungo tempo, secondo quanto sostengono varie fonti negli USA, a causa delle trattative sul cachet di Craig. Di “Uomini che odiano le donne” Rizzoli Lizard ha anche pubblicato nel 2013 una graphic novel, disegnata da Sylvain Runberg e José Homs. Dunque che tipo di operazione è questa: puro sfruttamento commerciale, fanfiction d’autore, o l’incontro fra l’esigenza dei lettori e quella del mondo editoriale, il tentativo definitivo di spolpare il thriller svedese fino all’osso, più di quanto non sia stato fatto in questi anni? La saga di Millennium è stata amatissima da milioni di persone in tutto il mondo, ed è difficile non pensare che saranno tanti i lettori che in questi anni hanno sentito la mancanza di Lisbeth Salander, forse ancor più che di Mikael Blomqvist.

Credits: L’immagine accanto al titolo dell’articolo è di Alessandro Lecis ed è l’immagine di copertina utilizzata da Marsilio per “Uomini che odiano le donne”.

Aggiornamento del 28 gennaio 2015: la notizia è finalmente ufficiale, il libro uscirà in tutto il mondo il 27 agosto prossimo e come i tre precedenti della serie, sarà pubblicato in Italia da Marsilio.

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Commenti (2)

  • Paolo de Bonis

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    La notizia è abbastanza sapida, non me ne voglia l’autore, anche io ho amato i tre libri e avrei gradito i successivi, ma li avrebbe dovuto scrivere Larsson, purtroppo li sta scrivendo in un altro mondo e ameno che non venga in sogno a Lagercrantz non saranno la stessa cosa.
    Personalmente penso si possa citare i personaggi ma fare un nuovo libro no, non si può scrivere u libro sulla falsariga di quello che ha scritto un (tra parentesi grande) scrittore, il massimo è rielaborarlo, potrà anche essere di buona fattura ma non sarà memorabile

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