Posts Taggati ‘Associazione Librai Italiani’

Legge Levi, un emendamento del DDL Concorrenza la sopprime nei fatti. Sconti selvaggi sui libri, via libera ai saldi di fine stagione

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Aggiornamento al 20 febbraio 2015: l'emendamento è stato stralciato dal DDL Concorrenza di oggi. Riportiamo la notizia come è stata scritta e pubblicata il 10 febbraio 2015.
La bozza del Disegno di legge sulla Concorrenza prevista in discussione il prossimo 20 febbraio in occasione del Consiglio dei Ministri (che dovrebbe vararla) contiene un articolo (il XX) che stravolgerà interamente la Legge Levi sul prezzo fisso del libro, approvata nell'estate 2011 e da allora oggetto di numerose discussioni e denunce sul suo mancato rispetto da parte dei grandi librai/editori. Una legge che era stata fortemente voluta da un gruppo di piccoli editori e dall'Associazione Librai Italiani che riunisce sotto di sé circa 200 librai indipendenti.

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Nel 2014 persi più di 800mila lettori, l’AIE prova a recuperarli con la campagna #ioleggoperché. Funzionerà?

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In Italia si sono persi 820mila lettori nell'ultimo anno, fra questi una quantità preoccupante di lettrici donne (-11,8%) e una percentuale inferiore di uomini (-4,9% ma erano già ai minimi termini, visto che il 65,5% dei maschi italiani con più di sei anni non prende mai in mano un libro). Per far fronte a un'emorragia di lettori talmente forte da non poter certo essere compensata dalla tenuta dei grandi e grandissimi lettori, l'Associazione Italiana Editori ha lanciato un'iniziativa che avrà culmine il 23 aprile prossimo, giornata mondiale del libro, e si intitolerà #ioleggoperché. Con l'hashtag, giacché pare che #unlibroèunlibro abbia portato bene. 

Proposta di legge sulla promozione della lettura, AIE e ALI oggi alla Camera. “Necessarie più risorse per la promozione, sostegno a librerie e biblioteche”

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Audizione informale alla Camera oggi per il Presidente dell’Associazione Italiana Editori Marco Polillo, e per il Presidente dell’Associazione Librai Italiani Alberto Galla, nell’ambito dell’esame della “proposta di legge recante disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura” (1504 il cui primo firmatario è Giancarlo Giordano, SEL).

Marco Causi (PD): “Emendamento necessario per mancanza di fondi, le librerie più furbe lo abbineranno ad altri sconti”

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Sulla sua pagina web il deputato PD Marco Causi, professore di Economia Politica presso l’Università Roma Tre, spiega il perché dell’emendamento all’articolo 9 del Decreto Destinazione Italia contenente “Misure per favorire la lettura” di cui abbiamo dato ampia informazione ieri e che è stato pesantemente criticato dal Presidente dell’Associazione Librai Italiani Alberto Galla.

Speciale Più libri più liberi: Ginevra Bompiani (Nottetempo): “Meglio non leggere, che leggere 50 sfumature”

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Che cosa vuol dire davvero leggere? Non è una di quelle domande che ci si pone spesso, lo si dà per scontato e forse non si dovrebbe, in tempi come questi di dilagante ritorno dell’analfabetismo, in cui anche chi ha imparato a leggere non è più capace di leggere. 

Librerie indipendenti, Alberto Galla (presidente ALI) risponde ad Aldo Cazzullo: “La Legge Levi è stata l’unica garanzia di sopravvivenza per le librerie indipendenti in Italia”

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Il 25 ottobre scorso il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo ha pubblicato un articolo in difesa delle librerie indipendenti: “Senza le piccole librerie storiche le città italiane perdono l’identità“, a partire dalla notizia della chiusura di numerose librerie indipendenti in Italia. L’articolo ha ottenuto l’iniziale elogio di numerosi librai in Italia, tuttavia non è piaciuto ad Alberto Galla, Presidente dell’Associazione Librai Italiani (nella foto), in particolare nel passaggio in cui Cazzullo critica la legge Levi sul prezzo del libro (recentemente contestata anche dall’Antitrust italiana): “La legge pensata per bloccare gli eccessi di ribasso, vale a dire gli sconti, alla fine si è rivelata controproducente. Perché, se girano meno soldi, e se la promozione diventa più difficile, si vendono meno libri“.

In merito in particolare a questo passaggio di Cazzullo, Galla ha indirizzato una lettera di precisazione al Corriere (a tutt’oggi non pubblicata). L’abbiamo ricevuta e la pubblichiamo integralmente di seguito. I grassetti sono nostri.

Egregio Direttore,

nella mia qualità di presidente dell’Associazione Librai Italiani (ALI), che raggruppa la stragrande maggioranza delle librerie indipendenti, desidero fare alcune puntualizzazioni in merito all’articolo di Aldo Cazzullo apparso oggi, giovedì, nella pagina Idee&Opinioni del giornale da lei diretto.

Se infatti non si può negare che sia in atto una grave crisi delle librerie indipendenti di tradizione, che non è solo imputabile alla crisi economica, ma che investe tutto il “sistema libro”, credo invece che debba essere ribadito con forza che l’entrata in vigore poco più di un anno fa della legge  n.128, detta anche Legge Levi, quella che regolamenta gli sconti sul prezzo dei libri, non solo non è stata dannosa, ma anzi ha sicuramente garantito a molte librerie indipendenti la sopravvivenza, ponendo freno ad una deregulation che rischiava, questa sì, di condannarle a morte certa e veloce. Piuttosto dobbiamo denunciare che la legge troppo spesso è stata interpretata in maniera elastica e disinvolta, ai limiti del lecito, e su questo la nostra Associazione si è mobilitata e si sta organizzando per tutelare le librerie e garantire il rispetto della legge stessa.

Quanto al tema della formazione (Cazzullo ha detto “occorre anche formare meglio i librai”, ndr), che ritengo effettivamente centrale per attrezzare le librerie alle sfide presenti e future, vorrei rassicurare Cazzullo, ricordandogli che in Italia esitono due realtà di eccellenza nell’ambito della formazione libraria: una è la benemerita Scuola Umberto ed Elisabetta Mauri  che a gennaio dell’anno prossimo celebrerà alla Fondazione Cini di Venezia il suo 30* anno, l’altra è la SLI (scuola librai italiani) di Orvieto , un master post universitario e post diploma che sta concludendo il suo 6*corso, fortemente voluta e gestita  proprio dalla nostra Associazione e sostenuta da tutto il sistema editoriale, oltre che dal Cepell (Centro per il libro e la lettura).

Credo infine che per garantire un futuro alle librerie in generale si debba parlare con sempre più forza di Promozione del libro e della lettura, non nel senso di “offerte promozionali” , ma in quello più pregnante  di ampliamento del numero dei lettori, e questo è possibile soltanto attraverso accorte politiche pubbliche che possono sicuramente  trovare nelle librerie del territorio, come del resto nelle biblioteche, una sponda importante. 

Per concludere una annotazione di cronaca: la storica libreria di Verona che ha chiuso nella centrale via Mazzini non ha riaperto in periferia, ma a cinquanta metri da dove si trovava prima. Anche questo è un (piccolo) segnale che i librai hanno ancora voglia di lottare per i libri.

Grazie dell’attenzione.

Alberto Galla