Mondadori e Rizzoli, i precari andranno assunti. Conclusa l’indagine dell’ispettorato sui lavoratori dell’editoria

Scritto da Redazione on . Postato in In evidenza, Lavoro, Penna e spada

Mondadori e Rizzoli dovranno assumere i redattori editoriali precari. Questa la conclusione dell'Ispettorato del lavoro dopo l'indagine iniziata a maggio 2013 e conclusasi a fine 2014. 

Bibliocartina aveva dato conto in anteprima dell’ispezione e aveva intervistato Francesco Aufieri, responsabile SLC-CGIL Milano, il quale a conclusione dell’indagine ha partecipato, come informa la Rete dei redattori precari, all’incontro convocato dagli ispettori del lavoro con i responsabili del personale di RCS Libri e Mondadori. L’ispettorato ha ingiunto alle aziende di trasformare i contratti di collaborazione a progetto in contratti di collaborazione a tempo indeterminato.

A questa ingiunzione RCS Libri ha risposto impegnandosi ad assumere dal 1° luglio prossimo 21 lavoratori attualmente impiegati con contratto a progetto. Mondadori, invece, ha presentato ricorso contro il verdetto dell’ispettorato. A Bibliocartina, Francesco Aufieri oggi ha commentato “la grande soddisfazione per un risultato importante. L’impegno che RCS ha preso nei confronti dei lavoratori è segno del riconoscimento chiaro che avevamo ragione, che i lavoratori precari svolgevano mansioni da dipendente a tutti gli effetti, e andavano trattati da dipendenti”.

Jobs Act e acquisizione, le possibili ombre dietro il risultato – Rispetto all’inquadramento contrattuale dei nuovi lavoratori, “il mio impegno è che la contrattualizzazione avvenga in base ai principi e alle normative sul lavoro precedenti il Jobs Act, cioè con piena vigenza dell’art. 18. Ma sarebbe da ingenui non ritenere che il Jobs Act ci abbia messo lo zampino nella decisione di RCS Libri. Assumere 21 persone con il Jobs Act non è la stessa cosa che farlo in precedenza”. Dovrebbe far parte dell’accordo, secondo quanto è stato riferito a Bibliocartina, anche il rimborso dei contributi e del non versato relativo agli anni di precarietà. Quanto alla possibilità che con la probabile acquisizione di RCS Libri da parte di Mondadori (il Consiglio di Amministrazione RCS in merito è proprio oggi) passi la patata bollente a Segrate, c’è la concreta possibilità che l’acquisizione renda nulla, o comunque non definitiva la vittoria odierna, specie in considerazione del diverso approccio che le due aziende hanno mostrato nei confronti dell’Ispettorato del lavoro, e del rifiuto di Mondadori di assumere i suoi precari.

La Rete dei Redattori precari da tempo aveva alzato il velo sulla precarietà nelle grandi aziende editoriali milanesi, con iniziative di denuncia e informazione che Bibliocartina ha sempre seguito con grande attenzione. Ecco i link alle notizie che abbiamo pubblicato in precedenza sull’argomento:

– Tutte le notizie su Re.re.pre

Milano, Rete redattori precari “In Mondadori ed RCS più del 50% di contratti atipici”. Le nostre domande a Re.Re.Pre sul precariato

I redattori precari di Re.re.pre.: “Cari editori, a voi interessa abbattere i costi, ma così abbattete anche la qualità”

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