Ex-detrazioni sui libri, Galla (ALI): “Si fanno leggi su noi librai senza conoscere né le leggi né i librai”

Scritto da Redazione on . Postato in Librai, Librerie, Politica

Di nuovo ai microfoni di Bibliocartina, il presidente dell’ALI (Associazione Librai Italiani) Alberto Galla commenta l’articolo che abbiamo pubblicato in anteprima questa mattina in cui il deputato PD Marco Causi spiegava con la mancanza di fondi le ragioni dell’emendamento che ha cancellato con un colpo di spugna le detrazioni fiscali sui libri e creato un sistema di voucher per gli studenti meno abbienti. “Sono basito e perplesso”, ha detto Galla. “Sarebbe stato decisamente meglio dire: ci siamo sbagliati, scusate, non lo possiamo convertire in legge perché i soldi sono troppo pochi, facciamo un passo indietro.” In questo modo per non ammettere un errore, hanno creato un mostro”.

Galla (nella foto) esprime tutto il suo sconcerto in particoalre per la frase di Causi: “Se le librerie saranno furbe, cercheranno di attrarre la spesa dei “buoni” offrendo sconti ulteriori”. “Chi fa le leggi, mi chiedo, conosce il contenuto delle leggi stesse? Lo sa Causi che esiste una Legge Levi che fissa un tetto massimo per gli sconti, legge che fra l’altro noi rispettiamo in tutti i sensi?” incalza il presidente vicentino dell’ALI. “E quando si parla di “credito d’imposta per le librerie”, come già molti altri librai hanno commentato sulla pagina web dell’onorevole Causi, mi chiedo: questi deputati sanno cos’è una libreria indipendente? Come si fa a parlare di credito d’imposta per i nostri esercizi che non producono quasi reddito? Perché fanno leggi su di noi, persone che non conoscono né le leggi precedenti, né noi?”

Ciò che più indigna Galla, tuttavia, è il fatto che “la lettura in Italia si sostene con interventi strutturali, non con pasticci dilettanteschi di questo genere. Le detrazioni fiscali del 19% ai lettori contribuenti erano un vero e proprio intervento strutturale. Non ci sono i soldi per garantirlo? Bene. Se il governo ha davvero, comunque, 50 milioni di euro a disposizione per favorire la lettura, che li dia a chi sa cosa farsene a chi sa come convertirli in azioni strutturali. Che so, li offra al Piano nazionale di promozione della lettura. Non li sprechi con questi pasticci che creeranno soltanto ulteriori problemi a noi librai, che dovremo anticipare 19 euro per ogni studente che decidesse davvero, ed è tutto da vedere, di venire a spendere 100 euro in una libreria.”

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